Sapete come scegliere la zucca quando andate ad acquistarla? Settembre è alle porte e ora non potete più rimandare la decisione, ecco come fare.
Con l’arrivo di settembre l’aria si fa più fresca, le giornate si accorciano e sulla tavola tornano i colori tipici dell’autunno. Tra questi, spicca appunto la zucca, regina indiscussa della stagione: dolce, versatile e perfetta per zuppe, risotti, torte salate e persino dolci da forno.

Non basta però farsi conquistare dal suo arancione brillante al mercato. Scegliere una zucca non è un gesto casuale: è un’arte che richiede un po’ di attenzione e qualche accorgimento. Una zucca troppo acerba rischia di essere acquosa e poco saporita, mentre una troppo matura può perdere consistenza e rovinare il risultato finale dei piatti. Per questo, capire come riconoscere un prodotto di qualità è fondamentale se vogliamo portare a tavola tutto il gusto autentico di questo ortaggio autunnale.
Ogni volta che scelgo una zucca al mercato mi torna in mente quanto un piccolo gesto possa cambiare l’esito di una ricetta. Basta un’occhiata in più, un tocco con le dita o un colpo di nocche per capire se stiamo portando a casa un ortaggio davvero buono. La prossima volta che ti troverai davanti a un banco colmo di zucche, avrai voglia di provare a “leggerle” con occhi diversi?
Come scegliere e conservare la zucca
La prima regola da tenere a mente è osservare attentamente l’aspetto esterno. Una zucca matura ha la buccia dura e opaca: se la superficie appare lucida e troppo morbida, è segno che non è ancora pronta o che ha iniziato a deteriorarsi. Importante anche il picciolo: deve essere ben attaccato, secco e di colore marroncino. L’assenza del picciolo o un taglio troppo fresco possono indicare una raccolta frettolosa o, peggio, una scarsa conservabilità.

Un altro dettaglio da non trascurare è il peso. Una zucca di buona qualità deve risultare pesante in rapporto alle sue dimensioni, segno che la polpa all’interno è compatta e ricca di acqua nella giusta misura. Se invece appare troppo leggera, potrebbe essere vuota o spugnosa. Quando possibile, bussare leggermente con le nocche: un suono pieno è sintomo di freschezza, mentre uno vuoto suggerisce che la polpa è ormai asciutta.
La varietà gioca un ruolo importante. Le zucche mantovane, ad esempio, hanno una polpa soda e dolce, ideale per i ripieni e i tortelli, mentre la delica è perfetta per creme e vellutate grazie alla sua consistenza fine. Se ami i sapori più delicati, potresti orientarti sulla napoletana, che ha una polpa gialla meno zuccherina. Sapere già che tipo di piatto si vuole preparare aiuta molto nella scelta.
Una volta portata a casa, la zucca intera si conserva per settimane, persino mesi, purché tenuta in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore. Quando invece viene tagliata, la situazione cambia: va riposta in frigorifero, ben avvolta nella pellicola, e consumata entro pochi giorni. Un’alternativa comoda è congelare la polpa già pulita e a pezzi, così da averla sempre pronta all’uso.
Un dettaglio pratico: anche i semi meritano attenzione. Non vanno buttati, perché tostati diventano uno snack croccante e ricco di nutrienti. Recuperare tutte le parti della zucca significa ridurre gli sprechi e arricchire la dieta con ingredienti sani.