La mia moka era davvero piena di calcare e praticamente da buttare, non l’ho fatto però perché so come farla tornare nuova praticamente in un lampo.
Quando preparo il caffè al mattino, la moka non è solo un oggetto da cucina: è un piccolo rito che accompagna la giornata.

Ma chi la usa tutti i giorni lo sa bene: con il tempo, il calcare dell’acqua si deposita e rende il caffè meno buono. Io me ne sono accorto quando la mia moka ha iniziato a fare un rumore strano e il caffè usciva a fatica. Ammetto che per un attimo ho pensato di sostituirla, ma poi mi sono detto: “No, devo provare a salvarla”.
Così ho scoperto che, con qualche accorgimento semplice e a costo zero, è possibile eliminare i residui e riportare la moka alle sue prestazioni originali. La differenza si sente subito: profumo intenso, gusto pieno e quella sensazione che solo il caffè fatto bene sa dare.
Come pulire la moka dal calcare passo dopo passo
Oggi vi spieghiamo come pulire la moka. La cosa bella è che non serve comprare prodotti complicati o aggressivi: gli alleati migliori si trovano già in dispensa. Seguendo questi passaggi ho rimesso in sesto la mia moka in meno di mezz’ora.

In fondo, basta poco per prendersi cura di un oggetto che non è solo un utensile da cucina, ma parte delle nostre abitudini quotidiane. E adesso, ogni volta che verso il caffè caldo nella tazzina, mi chiedo: quanto spesso sottovalutiamo il valore delle piccole attenzioni? Forse la moka, come tante altre cose, ci ricorda che la qualità nasce dai dettagli.
Occorrente
- Acqua
- Aceto bianco (oppure succo di limone)
- Un panno morbido
- Uno spazzolino da cucina
Procedimento
- Preparare la soluzione: ho riempito la caldaia della moka con metà acqua e metà aceto bianco. Chi non ama l’odore forte dell’aceto può sostituirlo con il succo di limone, che è altrettanto efficace.
- Montare la moka senza caffè: ho assemblato la caffettiera normalmente, ma lasciando il filtro vuoto. In questo modo la soluzione è passata attraverso tutto il meccanismo.
- Mettere sul fuoco: ho fatto salire la soluzione come se stessi preparando un caffè. Una volta uscita, ho svuotato e risciacquato bene tutte le parti.
- Risciacqui abbondanti: per eliminare ogni residuo di aceto, ho ripetuto il procedimento due volte solo con acqua. Questo è fondamentale per non alterare il gusto del caffè successivo.
- Pulizia esterna: con uno spazzolino morbido ho strofinato delicatamente le parti filettate e la valvola di sicurezza, punti dove il calcare tende ad accumularsi.
- Asciugatura completa: prima di rimontarla, ho lasciato la moka smontata ad asciugare all’aria.
Il risultato? La moka era tornata come nuova, senza incrostazioni e con un flusso di caffè regolare.
Dopo averla recuperata, ho capito che la manutenzione regolare è la vera chiave. Non serve aspettare che il calcare si accumuli troppo: una pulizia ogni due o tre mesi è più che sufficiente, soprattutto se si vive in zone dove l’acqua è molto dura.
Un altro trucco che ho adottato è quello di svuotare e asciugare sempre la moka dopo ogni utilizzo, evitando di lasciarvi acqua stagnante. Inoltre, preferisco non mettere la moka in lavastoviglie, perché i detersivi troppo aggressivi possono rovinare la guarnizione e alterare il sapore del caffè.