La carbonara è un vero e proprio mito nel nostro paese e anche all’estero. Vi proponiamo la ricetta originale, senza panna e pancetta, con dei consigli pratici.
Sembra un piatto molto semplice, ma è in realtà fatto di equilibri sottili che sono molto più complessi di quanto in realtà si possa immaginare.

Questo primo fa parte di un famoso quartetto che porta Roma tra le capitali proprio di questi piatti insieme ad amatriciana, cacio e pepe e gricia. Si tratta di quattro piatti alla fine molto simili, ma che hanno delle piccole differenze che li caratterizzano e rendono unici. Forse proprio la carbonara è quella che più si allontana dagli altri.
Un piatto che molte volte è stato preso di mira perché all’estero si cucina con la pancetta al posto del guanciale e l’aggiunta di panna per renderla più cremosa. Addirittura i ristoratori italiani all’estero sono costretti a scendere questo compromesso, altrimenti non la mangerebbero proprio.
Noi però siamo puristi e vogliamo proporvi la ricetta originale e con tutti i crismi di ciò che vuole in merito la tradizione romana.
Carbonara, ecco la ricetta originale
Come si fa dunque la carbonara? Partiamo dagli ingredienti che devono essere i seguenti:
- Spaghetti
- Guanciale
- Pecorino romano
- Tuorli d’uovo
- Pepe nero in grani
Passiamo al procedimento partendo dalla pasta che deve essere cotta al dente perché poi verrà mantecata nella pancetta. Quindi mettetela nell’acqua a bollore e scolatela con un paio di minuti d’anticipo su quello che recita la confezione.

Prendete il guanciale e tagliatelo a listarelle, mettetelo in padella a fiamma leggera senza nessun altro ingrediente, no categorico all’olio. mettete da parte il grasso del guanciale. Ora andate ad adagiare i tuorli in una scodella e uniteli al pecorino con una spolverata di pepe nero. Amalgamate fino a che non viene una pasta gialla.
Ripassate la pasta in padella insieme all’olio del guanciale e poi aggiungete il guanciale. Spegnete il fuoco e inserite all’interno la cremina gialla. Potete poi condire in cima con pepe e altro pecorino. Servite caldo il piatto altrimenti rischiate che le uova possano cambiare consistenza.
Ricordatevi di pastorizzare le uova, ricordando che mangiarle crude può essere un rischio per la salute. Devono essere dunque freschissime e dovete studiare anche la pastorizzazione che è un processo non troppo complicato da gestire. Fate attenzione alle dosi e cercate di mantenere un equilibrio. Quanti tuorli d’uovo? Uno a persona che mangerà poi il piatto.