di Gennaro Miele
Nel 2008 fu edito un libro, Vinosofia di Roberto Cipresso e Giovanni Negri, esprimeva con una serie di racconti l’abbinamento ai vini non di pietanze ma di storie. L’intento era cercare l’abbinamento di un vino alla stessa vita. Quel titolo, elegantemente composto da due parole, come un ricercato blend, incrocia la cultura della natura con quella del pensiero. Un concetto che aderisce alla scelta nella vita di Sara Carusone, laureata in filosofia, che ha trovato nella familiare tradizione vinicola risposte a domande accademiche, profonde come radici. Il “libro’’, attraverso il quale oggi Sara racconta la sua Vinosofia è La Masserie, azienda creata nel 2006 a Bellona, nel casertano, raccontando due vitigni autoctoni, Pallagrello e Casavecchia, tanto antichi quanto misteriosi nella loro origine, capaci di esprimersi in sfumature organolettiche ampie, di avere tenace capacità affinativa negli anni. Su terreni di origine vulcanica, dalle vigne di Casavecchia, nasce in purezza l’Oblivium, dal latino ‘’oblio’’, un Terre del Volturno IGT la cui produzione non supera le 5000 bottiglie. L’annata 2010 è stata affinata, dopo la fermentazione in acciaio, con barrique di rovere francese in grotte di tufo per 12 mesi cui sono seguiti altri 6 in bottiglia, meditazione che ne mitiga le irruenze giovanili. Ha un fitto color rubino vivace, i profumi che emergono sono di fragoline sotto spirito, dolce sensazione di cera d’api, fiori di viola lievemente appassiti e dolce spezia nel finale. All’assaggio il vino è secco e caldo, avvolgente morbidezza con un tannino setoso e ben educato dal tempo trascorso, una buona freschezza che lo proietta ancora in altri assaggi nel tempo. Oblivium, in antitesi al suo senso letterario resta nella memoria, come una traccia musicale dal potente eco, come Unforgettable cantata da Nat King Cole.
Buon Calice.
OBLIVIUM – TERRE DEL VOLTURNO IGT
LA MASSERIE
Località Masseria Vecchia 81041 Bellona CE
www.lamasserie.it
€ 18,00 circa