di Michelangelo Mascellaro, Cibo e Leggende
È un piatto messinese, il nome di pasta ‘ncaciata deriva da cacio (formaggio), da qui la presenza di parecchi formaggi. Anche se molti lo chiamano anche pasta ‘ncasciata. A darle notorietà fuori dalla Sicilia ha contribuito indubbiamente Andrea Camilleri il cui personaggio più amato, il Commissario Montalbano, adora questo piatto che gli prepara spesso la governante Adelina.
Ingredienti per 8 persone
- 600 g di maccheroncino
- 1,5 kg di pomodoro per salsa
- 200 g di tuma o caciocavallo fresco
- 250 g di carne tritata
- 100 g di mortadella o salame
- 3 uova sode
- 2 melanzane
- 100 g di pecorino grattugiato
- ½ bicchiere di vino bianco
- 2 spicchi d’aglio
- Basilico
- Olio
- Sale
- Pepe
- Pangrattato
Procedimento
Per la salsa
Passate a crudo il pomodoro e poi unitelo a un soffritto d’aglio in olio evo; completate con foglie di basilico, sale, pepe e lasciatelo cuocere per circa 20 minuti.
Preparazione del ragù
Soffriggete la carne tritata con dell’olio d’oliva, appena è leggermente cotta sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco e completate la cottura aggiungendo un po’ di salsa di pomodoro. Spegnete e tenetelo da parte.
Per il ripieno
Lavate bene le melanzane e tagliatele a dadini, friggetele in olio di semi molto caldo fino a quando risultano croccanti. Riponete le melanzane fritte su della carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso. Lessate la pasta, conditela con la salsa di pomodoro. Mescolate abbondantemente. In una teglia spolverata con pangrattato - o foderata con carta forno - alternate uno strato di pasta, ragù, melanzane fritte, basilico, pecorino, tuma, mortadella e le uova sode a fette. Chiudete l’ultimo strato con le melanzane, salsa e una spolverata abbondante e fitta di pecorino, in modo che durante la cottura formi una leggera crosta. Infornate a 180 gradi per 30 minuti.