di Rosalba Vazzana
Ingredienti per circa 12 Arancini
Per il riso
- 1,2 l di acqua
- 500 g di riso originario
- 1 pizzico di sale
- 30 g di burro
- 100 g di Parmigiano reggiano grattugiato
Per il ripieno
- ‘Nduja di Spilinga
- Caciocavallo silano
- Peperoncino calabrese piccante (a piacere)
- 100 g di pomodori
- Sale
- Olio evo
Per la panatura e frittura
- 200 g di farina 00
- 300 g di acqua
- Sale
- Pangrattato
- Olio per friggere
Procedimento
Preparare in un piattino piccoli pezzi di ‘Nduja di Spilinga, caciocavallo silano, peperoncino calabrese piccante (a piacere) e mettere da parte.
Lavare i pomodori e tagliarli a piccoli pezzi in una ciotola, insaporire con un pizzico di sale e un filo d’olio d’oliva. Riporli a sgocciolare per perdere l’acqua in eccesso.
Lessare il riso con l’acqua leggermente salata per circa 14-15 minuti a fuoco medio-basso, mescolando con un cucchiaio di legno e facendo assorbire completamente l’acqua. A cottura ultimata aggiungere il burro a pezzettini e il Parmigiano grattugiato. Mescolare molto bene e farlo raffreddare molto bene in un recipiente basso e largo.
Preparare la pastella per la panatura, versando in una ciotola la farina setacciata, un pizzico di sale e l’acqua a filo, mescolando con l’aiuto di fruste.
A questo punto formare gli arancini, prendendo un po’ di riso ben freddo posizionarlo sul palmo della mano, schiacciare al centro formando una cavità e sistemare un cucchiaino di pezzettini di pomodori asciutti, un pezzetto di ‘Nduja, uno di caciocavallo e un peperoncino calabrese piccante. Chiudere con l’altro riso dando una forma sferica. Procedere in questo modo fino ad esaurimento degli ingredienti.
Passarli nella pastella di acqua e farina, poi nel pangrattato e friggerli in olio profondo.