Le cipolle che adorano la birra

Le cipolle che adorano la birra

di Alfonso Del Forno

La cipolla è un ortaggio che divide le persone. C’è chi le adora e chi le detesta, ma di certo non lascia indifferenti. Chi non le ama particolarmente, dovrebbe avvicinarsi di più a questo prodotto della natura, per scoprirne segreti e proprietà che lo rendono un vero super food. Lasciando da parte le lacrime che si versano durante il taglio della cipolla, non possiamo non ricordare le sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. A queste si aggiungono i benefici di cui giova l’organismo per il contenimento di colesterolo, trigliceridi e glicemia. Le sue proprietà drenanti la rendono perfetta anche per combattere la ritenzione idrica. Dopo averne tessute le lodi per le infinite proprietà salutistiche, non possiamo non raccontare quanta biodiversità racconta la cipolla. Sono tantissime le varietà autoctone distribuite in tutta Italia, con una particolare concentrazione al sud. Tra queste spiccano la Ramata di Montoro, quella di Alife Presidio Slow Food, la rossa di Tropea, la bianca di Barletta, la rossa di Acquaviva e quella di Vatolla. Scopriamo insieme alcune ricette popolari che abbineremo alla birra artigianale.

Ragù alla genovese

È un classico della cucina napoletana, dove la cipolla è l’ingrediente principale, insieme alla carne di manzo e le spezie che completano la ricetta. La lunghissima cottura trasforma le cipolle in una sorta di crema che si fonde con i pezzetti di carne, amalgamati insieme in questo condimento che avvolge le candele spezzate, formato di pasta tradizionale per questo primo piatto. Il piatto risulta avere una tendenza dolce, con le note speziate che emergono sia al naso che al palato. In abbinamento scelgo l’Astrum del Birrificio Sorrento, una birra complessa e morbida, dove le note delle spezie utilizzate sono ben evidenti, trovandosi in perfetta armonia con quelle del ragù. I sentori maltati al palato della birra, tendenzialmente dolci, accompagnano piacevolmente la genovese anche in retrogusto.

Fegato e cipolle

Un piatto povero della tradizione campana, con le cipolle soffritte in padella insieme al fegato, che può essere sia bovino che suino. In genere il fegato si presenta ferroso e con una buona presenza di amaro, bilanciato proprio dalla tendenza dolce delle cipolle. Nel suo insieme, questa è una portata in cui cipolla e fegato si bilanciano a vicenda, portando con sé un’importante untuosità. A questa pietanza mi piace abbinare la Fight Blood di Bonavena, una rauch bock che si sposa bene con il piatto. Le note dolci date dai malti sono le benvenute per bilanciare l’amaro del fegato, mentre le note affumicate, presenti in maniera elegante sia al naso che al sorso, tendono a valorizzare le speziature utilizzate in cottura, soprattutto quelle rilasciate dalle foglie di alloro.

Cipolle al forno

Questo piatto è davvero semplice da realizzare ed è consumato a tavola in accompagnamento con un secondo piatto. La cipolla ideale è la Ramata di Montoro, con la sua forma schiacciata e bella larga. Dopo aver sbollentato le cipolle, queste ultime vengono riposte in una teglia e cosparse di pane grattugiato, olio extravergine d’oliva e prezzemolo. La cipolla a fine cottura risulta essere a tendenza dolce, con una leggera nota di freschezza data dal prezzemolo. Richiamando quest’ultima, abbino a questo piatto la Hops 2 Space di Lievito e Nuvole. In aroma attrae per le note fruttate che ricordano agrumi e frutta esotica, sentori che si ritrovano anche al sorso, dove il grande equilibrio tra le note maltate e quelle amare dei luppoli sono l'arma vincente nel matrimonio con