La birra

Le birre pugliesi

Le birre pugliesi

di Alfonso Del Forno

La Puglia è una regione stretta e lunga, con una estensione di circa 400 km e oltre 800 di costa bagnata dal mare. La sua posizione la pone come ponte verso l’oriente, vista la vicinanza alle coste greche e slave. La sua natura è quella di una terra di grandi scambi culturali, contaminandosi con gli usi e costumi di popolazioni orientali e non solo. Territorio di grandi olii e vini, da oltre venti anni è anche una delle zone brassicole più vive nel meridione d’Italia. La sua capacità di attrarre turismo ha permesso la diffusione della bevanda conviviale per eccellenza: la birra. Le persone che vanno in vacanza vogliono rilassarsi e divertirsi in compagnia, godendosi il sole del Salento o le coste del Gargano, senza dimenticare le zone interne con forte presenza di turismo, come Alberobello.

Il primo pugliese ad aprire un birrificio artigianale è stato Vito Lisco, che nel 2002 dà vita al Birrificio Svevo. Nato nelle strade del centro di Bari, dopo circa dieci anni si trasferisce nella zona industriale di Modugno, dove trova la sua giusta dimensione. La gamma di birre di Svevo è divisa tra le referenze classiche e quelle innovative, dove ci si spinge maggiormente sulle luppolature. Tra le prime ricordiamo la Barbarossa, una birra molto elegante, dal colore ambrato, le note di caramello al naso e il sorso morbido. Nel mondo delle birre luppolate cito la Nuova Galassia, birra molto beverina e ruffiana, con le note fruttate e speziate che accompagnano un sorso dal morbido amaro finale. Per chi ama i gusti più decisi, consiglio la Classe Roma, birra che punta molto sulla luppolatura più decisa, beverina nonostante l’importante grado alcolico.

Non lontano da Bari, a Conversano, troviamo il Birrificio Birranova, un esempio molto interessante di qualità assoluta spalmata sulle tante etichette presenti in carta. Donato Di Palma è mente e braccio di questo birrificio. La sua capacità di guardare al mondo della birra come ambito in cui poter far riconoscere il territorio, con uno sguardo internazionale, è straordinaria. Ci sono birre come l’Arsa, caratterizzata dal grano Arso, tipico di queste zone, o la Margose, dove è utilizzata l’acqua del mare di Puglia resa potabile, che sono l’esempio lampante di come si possano usare materie prime del territorio per valorizzare produzioni che sono apprezzate in Italia e all’estero. Sono davvero tante le birre che andrebbero citate, come la Nova Pils, birra dalla semplicità disarmante, che si fa bere in grande quantità, grazie al grande equilibrio tra le note maltate e quelle luppolate, ben presenti. Altro esempio di birra territoriale è Primatia, realizzata con il Cotto di Fichi.

Scendendo giù nel Salento, a Lecce, troviamo B94, il birrificio di Raffaele Longo, grande protagonista della rivoluzione artigianale nel sud della Puglia. Le sue birre raccontano da sempre il territorio in cui insiste l’impianto di produzione, con una passione che si ritrova nel bicchiere. Un esempio di terroir nella birra è dato dalla Malagrika, che annovera tra gli ingredienti la mela cotogna, frutto molto presente nel Salento. Uno dei classici a cui non si può rinunciare è la Terrarossa, bitter molto beverina, con le note di caramello ben bilanciate da quelle amare del luppolo. Un esempio interessante di birra al miele è la Sant’Irene, caratterizzata dalla presenza del miele di tiglio che conferisce note agrumate e di macchia mediterranea. Non può essere trascurata la Cassarmonica, Italian Grape Ale col mosto cotto, che regala un sorso caldo e avvolgente.

Un progetto molto interessante, con spunti davvero notevoli in termini di innovazione, è il birrificio foggiano Rebeers. La zona in cui ha sede l’impianto di produzione è la Daunia, territorio da sempre vocato alla coltivazione di grano duro, fondamentale per la produzione della pasta. L’innovazione messa in atto da Michele Solimando, agronomo e birraio di Rebeers, è la maltazione del grano duro per la realizzazione di birre fortemente legate alla filiera agricola del territorio. Simbolo di questa rivoluzione brassicola è la Fovea, birra realizzata con il 100% di malto di grano duro, che rappresenta il primo passo della Fovea Revolution. Molto interessante anche la Bianca Madelaine, una birra fresca e speziata, molto dissetante, che nella “Gargano Edition” prevede l’uso dei fiori d’arancio tra gli ingredienti. Consiglio di bere anche la Hopsfall, black ipa che si lascia apprezzare dalla morbidezza data dalla segale e dalla piacevole spinta data dai luppoli.

Altre realtà brassicole degne di nota sono il Birrificio di Bari a Bari, I Peuceti a Bitonto, Lieviteria a Castellana Grotte, Malatesta a Lecce, Daniel’s a Manduria, Birrificio degli Ostuni a Poggiorsini, Birrificio Salento a Leverano, Sbam! A Poggiorsini, Eclipse a San Giorgio Ionico e Decimoprimo a Trinitapoli.

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