Birra e lasagna

Birra e lasagna

di Alfonso Del Forno

Ci sono piatti che, pur essendo consumati tutto l’anno, sono strettamente legati ad alcuni momenti di festa dell’anno. Tra questi c’è sicuramente la lasagna, un piatto realizzato in modo diverso in varie regioni, tanto da avere gusti molto differenti tra loro. La lasagna napoletana, tipica del carnevale e delle giornate a esso legate, è una delle varianti rosse di questo piatto unico.

Per l’abbondanza degli ingredienti utilizzati, la lasagna napoletana può essere considerata un piatto che esalta l’opulenza e la grandiosità della cucina partenopea, che affonda le sue radici nei secoli, quando anche i reali del Regno delle Due Sicilie ne erano ghiotti, a partire da Re Ferdinando. La ricchezza di questo piatto parte dalle sfoglie di pasta, rigorosamente fatte a mano e condite con un ragù napoletano tradizionale, di quelli che cuociono per diverse ore insieme a diversi tagli di carne.

Questo ragù da solo basterebbe per rendere “importante” la lasagna, ma le massaie partenopee amano l’abbondanza e completano la ricetta con piccole polpettine di carne, preventivamente fritte, uova sode, fiordilatte, ricotta e formaggio pecorino. In pratica una vera esplosione di gusto e grassi, che non lascia indifferenti le papille gustative.

Per apprezzare al meglio questa lasagna, è necessario fare un abbinamento corretto con una birra artigianale che abbia una complessità comparabile, un buon grado alcolico e che esalti le importanti materie prime del piatto.

Tra le birre che hanno queste caratteristiche, la mia preferita è la Gairloch del Birrificio dell’Aspide, una Scotch Ale complessa, capace di esprimere note che ricordano la frutta secca, insieme a leggeri sentori tostati, che ben equilibrano la tendenza dolce della lasagna. Il buon grado alcolico (7 % vol.) contribuisce a pulire la bocca dai grassi presenti negli ingredienti della lasagna, contribuendo a equilibrare la bocca dopo aver mangiare un boccone di questo piatto.

Per gli amanti dei piatti in cui è assente il pomodoro, esiste la variante bianca della lasagna, dove appunto il ragù e sostituito da una salsa bianca, in genere besciamella, con l’aggiunta di altri formaggi. La grassezza e succulenza di questa lasagna sono notevoli, quindi non possiamo prescindere nell’abbinamento con una birra che abbia molto alcool. La prescelta ha un nome evocativo: Santa Subito! La birra prodotta dal Birrificio Okorei è una Tripel da 9,5% vol., quindi adatta a competere con la grassezza della lasagna. Le note di frutta a pasta bianca al naso, unite al dolce iniziale del sorso, con un finale secco e leggermente amaro, contribuiscono a un buon abbinamento con la lasagna bianca.

A completare il panorama delle lasagne, non può mancare quella vegetariana, dove tutte le parti di carne sono sostituite da verdure e ortaggi. In questo caso il piatto è più delicato ed emergono maggiormente le note fresche e aromatiche dei prodotti della terra. In abbinamento scelgo la Syrentum del Birrificio Sorrento, una Saison aromatizzata con bucce di limone di Sorrento, dal grado alcolico basso (5,5% vol.), che evidenzia la parte aromatica del limone, con un sorso fresco, insieme al finale secco, ideale per pulire la bocca dai grassi. Non resta che scegliere che lasagna mangiare e comprare la birra giusta per esaltarla. Cheers!