La fragile e forte mimosa

La fragile e forte mimosa

testi e foto di Patrizia Villani

Sembra un fiore fragile la mimosa, Acacia dealbata, ma in realtà la sua grande forza risiede nella capacità di attecchire anche in terreni difficili e di avere innumerevoli proprietà terapeutiche. Forse per questo motivo è associata alla figura femminile che considerata “sesso debole”, in realtà è capace di grande determinazione sia in campo affettivo che lavorativo. 
Originaria della Tasmania, gli aborigeni australiani la usavano per fare un decotto utile a combattere la diarrea, le malattie veneree e i disturbi nervosi.

I Maya la usavano per fare impacchi da usare sulle ferite. In Cina, ancora oggi, viene chiamata “la pianta della felicità” ed è usata per curare stati di ansia, stress e tensioni nervose.

Ha un’azione anestetizzante che riesce a ridurre il dolore a livello epidermico fino a tre ore. È un ottimo rimedio contro acne e psioriasi. Inoltre la sua corteccia è un potente antirughe, per questo è detta anche “pianta della pelle”: stimola la produzione di elastina e collagene. Usata in cucina, garantisce risultati sorprendenti. 

Curiosità 
Nel linguaggio dei fiori la mimosa rappresenta la femminilità, il pudore, la forza. Regalarla significa dichiarare il proprio amore.

Tisana

Ingredienti

  • 1 cucchiaio di fiori di mimosa T.T.
  • 100 ml di acqua

Preparazione

Portare a bollore l’acqua, versarla sui fiori di mimosa, lasciare in infusione per circa 10 minuti. Filtrare e sorbire tiepida.



Tagliatelle alla mimosa

Ingredienti 

  • 240 g di tagliatelle all’uovo
  • 13 g di buccia di limone
  • 10 g di fiori mimosa  
  • 100 g di burro di cacao
  • Sale

Preparazione

Lessare le tagliatelle al dente e nel frattempo sciogliere il burro di cacao e frullarlo in un mixer con la buccia di limone i fiori di mimosa ed un pizzico di sale. Scolare le tagliatelle e padellarle qualche minuto a fuoco vivace con il condimento.