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Parco del Vesuvio

Parco del Vesuvio

di Alfonso Sarno

 

Nella realizzazione della serie “Andy Warhol Vesuvius”, creata nel 1985 in occasione della mostra organizzata dal gallerista Lucio Amelio al Museo di Capodimonte di Napoli, l’artista illustra il Vulcano in eruzione declinandolo in diciotto tele dai colori diversi a dimostrazione della esplosiva vivacità della terra dedicata alla dea Partenope e dichiara: “Napoli come New York è una città che cade a pezzi e, nonostante tutto, la gente è felice come quella di New York”. Sicuramente perché consapevole di vivere in un luogo fatato, che accoglie senza giudicare, scelto - come ricorda in prefazione il direttore delle Guide di Repubblica Giuseppe Cerasa - da Poppea, da Augusto, dai Borbone che diedero vita alla Napoli-Portici, la prima ferrovia d’Italia a Giacomo Leopardi, conquistati dalla forza e dall’energia del territorio, la stessa che “si può ritrovare anche nei vini che sanno di antico, nell’odore delle albicocche e nel sapore del pomodorino del piennolo, nel miele, nelle prugne, nella pasta artigianale. Nei colori delle feste popolari, nella biodiversità delle orchidee, nei cammini e nei sentieri, ascoltando leggende, misteri e suggestioni e lasciandosi incantare dalla voce di chi vive di vulcano. Perché da queste parti il Vesuvio è il patriarca. Da venerare, senza paura, e da amare”. Aiutati anche da questa pubblicazione dove gli autori delle diverse sezioni (Paolo Boccacci, Adele Brunetti, Adele Elisabetta Granieri, Stefano Petrella, Pasquale Raicaldo, Marianna Vallone) lo raccontano, sorretti da un ricco apparato iconografico e da un testimonial d’eccellenza come Mimmo Jodice intervistando artisti, scienziati, archeologi che introducono il lettore alla scoperta della natura, dell’arte, dell’archeologia, del folclore ma anche della imponente filiera enoalimentare attraverso una serie di dettagliati itinerari del gusto che anticipano - vivide - le suggestioni che questi ritroverà appena avrà messo piede in una terra speciale che intriga, ancora, persino i suoi abitanti. Indirizzi di pizzerie, di piccole trattorie a conduzione familiare e di locande di charme si alternano a quelli di ristoranti stellati e raffinati alberghi, ad aziende agricole, cantine e botteghe dove trovare tipicità d’eccezione, quali la pasta secca trafilata al bronzo, percoche e cachi. Da mangiare, le prime, fresche o immerse in un bicchiere di vino; idem per i secondi che possono essere gustati anche in sott’olio, dal sapore agrodolce, superbo. E, infine, pasticcerie che conquistano i golosi con babà, sfogliatelle ed i tanti altri dolci, molti dei quali nati nelle claustrali cucine dei monasteri dalla fantasia delle suore pasticciere.

Titolo: “Parco del Vesuvio”

Autori: Vari

Editore: Guide di Repubblica

Prezzo: 10,90 euro

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