Samanta Togni: il mio cuore a Napoli

Samanta Togni: il mio cuore a Napoli

di Alfonso Sarno

Da brava figlia d’arte - i genitori Sandro e Camilla sono due ballerini professionisti - Samanta Togni sa che per ottenere dei risultati nel lavoro necessitano impegno continuo e voglia di mettersi sempre in discussione. Qualità che non le mancano: dopo anni in giro per il mondo a vincere concorsi di danza e quindici edizioni come coach di “Ballando con le stelle”, ha deciso di cambiare vita diventando, in breve tempo, uno dei volti televisivi più amati dai telespettatori. Lo dimostra il successo ottenuto da “I fatti vostri” la trasmissione di Rai 2 dove affianca Giancarlo Magalli e la conduzione in solitaria di “Domani è domenica”, in onda il sabato sempre sulla seconda rete.

Perché ha deciso di lasciare la danza e dare una radicale svolta alla sua vita professionale?

“Non mi spaventano né la fatica né il mettermi in discussione ed amo cambiare, vivere nuove esperienze; già quando ballavo avevo partecipato come inviata ad “Unomattina Estate” ed a “Buongiorno benessere” scoprendo che mi piaceva questo nuovo ruolo e che era nelle mie corde. Danzare è bellissimo, ma lo è altrettanto fare compagnia ai telespettatori nella scoperta delle bellezze e delle tradizioni del nostro Paese come accade in “Domani è domenica”, un programma ricco di rubriche e perfetto per il fine settimana, una vetrina del made in Italy. Nella vita bisogna fare delle scelte, il tempo passa, si presentano nuove opportunità che ti portano in altri mondi”.

È stata premiata con uno share di tutto rispetto.

“Sì, è partito bene e gli ascolti continuano ad essere alti: credo che piaccia perché informa con semplicità, come se stessimo parlando tranquillamente con gli amici nel salotto di casa. Cerchiamo, attraverso la proposta di libri, ricordi degli ospiti in studio, le ricette della cantachef salernitana Angelica Sepe - un vero e proprio tsunami di energia ed entusiasmo -, i viaggi dell’inviata Roberta Cannata alla scoperta delle bellezze naturali ed artistiche, di fare trascorrere una ora distensiva a chi ci segue da casa. Penso che sia importante nel difficile momento che stiamo attraversando a causa del covid-19”.

La pandemia ha interrotto le repliche di “Ricette d’amore”, lo spettacolo teatrale di Cinzia Berni, di cui era una delle protagoniste.

“Sì, è una pièce molto divertente: la storia di quattro amiche, messa in crisi dalla comparsa nella cucina di una di loro, mentre erano impegnate nella preparazione dell’esame del corso di ‘A tavola con lo chef’ di Luca, un bellissimo uomo rivestito soltanto da un asciugamano, rimasto fuori casa mentre cercava di ripristinare la corrente elettrica. Con me, nel cast, c’erano Patrizia Pellegrino, Matilde Brandi, Federica Cifola ed Ascanio Pacelli. La chiusura dei teatri ci ha fermato”.

Lo riprenderete, una volta usciti dall’emergenza?

“Guardi, considerati gli impegni televisivi non potrò esserci. Mi dispiace perché lavorare in teatro, ogni sera con un pubblico diverso è emozionante. Spero proprio che al più presto supereremo questo momento, veramente tragico per alcune categorie come gli artisti, i ristoratori. Bisogna fare il possibile per ripartire al più presto, a pieno ritmo e nella massima sicurezza”.

A proposito di cucina e ricette: come se la cava ai fornelli?

“Diciamo che sono abbastanza capace, poco brava nei piatti di pesce. Una pecca per mio marito (il chirurgo Mario Russo, ndr) che è napoletano e, quindi, ama molto la cucina di mare. Sono brava nei piatti umbri a base di verdure e carne e mi piacciono i formaggi”.

Il segreto della sua linea perfetta?

“Qualche sacrificio lo faccio, ma a Pasqua non ho potuto rinunciare alla pastiera. Mi piace moltissimo e la conosco bene non soltanto per il marito napoletano, ma per apprezzarla come altri piatti campani durante le manifestazioni della Coldiretti a cui partecipo spesso come conduttrice”.

 

Le ricette di Samanta Togni

Ciriole alla ternana

La ricetta fa parte della cultura alimentare dell’Umbria; il suo nome deriva dal latino “cereus” che significa bianco e si riferisce alla preparazione della pasta che non richiede l’utilizzo delle uova. Piatto semplice, viene accompagnato con sughi altrettanto basici come, ad esempio, quello di aglio e pomodoro.

Ingredienti per 4 persone

  • 400 g di farina
  • 500 g di passata di pomodoro
  • 2 spicchi d’aglio
  • 1 mazzetto di prezzemolo
  • 1 peperoncino
  • Olio evo
  • Acqua
  • Sale

Procedimento

Versate la farina su di una spianatoia e formate una fontana con un incavo al centro dove verserete un bicchiere d’acqua tiepida ed un pizzico di sale. Incominciate ad impastare in maniera delicata in modo che tutta l’acqua si incorpori alla farina e proseguite, poi, in maniera più vigorosa. Continuate ad aggiungere acqua fino ad ottenere un impasto elastico, omogeneo e compatto. Lasciate riposare l’impasto per un’ora circa sotto un canovaccio leggermente umido. Trascorsa l’ora di rito, stendetelo e formate una sfoglia abbastanza sottile, dallo spessore di circa 1-2 millimetri, tagliatela con un coltello oppure con una macchinetta. Un piccolo consiglio: nel caso decidiate di servirvi del coltello cospargete con un po’ di semola la sfoglia ed avvolgetela su sé stessa formando un rotolo. Otterrete delle sottilissime fette che srotolerete dopo averle tagliate. Passate a preparare il ragù. Prendete un tegame non troppo grande, irroratelo con un filo d’olio extravergine d’oliva e, poi, con i due spicchi d’aglio che avrete tritato insieme con il peperoncino. Fate soffriggere l’aglio per un paio di minuti e sfumate il tutto con la passata di pomodoro. Salate e lasciate sobbollire il sugo a fuoco lento per circa 20 minuti. Cuocete al dente le ciriole in acqua bollente salata. Scolatele, conditele con il sugo, mescolate ed aggiungete, infine, le foglioline di prezzemolo tritate. Servitele ben calde.

 

Tiramisù

“Mi piace moltissimo, è il mio dolce preferito. Lo mangerei sempre, ma per fortuna mi impegno e riesco a disciplinarmi”.

Ingredienti per 4 persone

  • 150 g di savoiardi
  • 2 uova medie freschissime
  • 250 g di mascarpone
  • 50 g di zucchero
  • 150 g di caffè moka
  • Cacao amaro in polvere

Procedimento

Separate con cura gli albumi dai tuorli delle uova – per montare bene gli albumi non deve esserci nessuna traccia di tuorlo – poi montate i tuorli versando soltanto metà dello zucchero. Appena il composto sarà chiaro e spumoso aggiungete, poco per volta, il mascarpone in modo d’ottenere una crema densa e compatta che metterete da parte. Montate, poi, a neve ben ferma gli albumi con lo zucchero rimasto che aggiungerete un po’ alla volta. Prendete una cucchiaiata di albumi, versatela nella ciotola con i tuorli e lo zucchero e mescolate con forza con una spatola, in modo da stemperare il composto. Aggiungete, quindi, e sempre un poco alla volta, la restante parte degli albumi, mescolate delicatamente dal basso verso l’alto. Mettere, quindi, una buona cucchiaiata di crema sul fondo della pirofila e copritela per bene. Inzuppate rapidamente i savoiardi, da entrambi i lati, nel caffè freddo già zuccherato o, se preferite, amaro e distribuiteli sulla crema, tutti in un verso, in modo da ottenere il primo strato su cui metterete una parte della crema al mascarpone livellata con cura per avere una superficie liscia. Continuate a distribuire i savoiardi imbevuti nel caffè, realizzate un altro strato di crema. Livellate la superficie, spolverizzate con il cacao amaro in polvere, fate rassodare in frigorifero per un paio di ore.