Viso pulito, sorriso contagioso ed un amore incondizionato per la cucina: Daniela Sansone, chef cilentana, ha tanta voglia di raccontarsi attraverso i suoi piatti.
Originaria di Vallo della Lucania, la sua storia è profondamente legata alla sua terra, a cui è indissolubilmente legata.
Quella da chef è per lei una seconda vita, cominciata più o meno cinque anni fa. Diplomatasi presso un istituto di ragioneria, per più di dieci anni ha lavorato presso studi contabili, coltivando sempre quell’amore per i fornelli che le ha trasmesso la sua famiglia.
Non a caso, per lei la cucina è una casa, non un lavoro: “L’ho sempre amata – spiega – sono nata in una famiglia numerosa in cui cucinavano tutti. E poi i miei nonni erano contadini e sulle nostre tavole ci sono sempre stati prodotti cilentani”.
Cinque anni fa la svolta che ha cambiato la sua vita: ha frequentato un corso serale di scuola alberghiera e conseguito prima una qualifica e poi un diploma. “Ho seguito una passione dentro di me e l’ho coltivata” racconta.
Il Cilento, poi, è la sua maggiore fonte di ispirazione: “Sono molto attaccata alle mie origini. È per questo che cerco sempre di mettere qualcosa del territorio nei miei piatti, anche se mi piace molto spaziare con le contaminazioni, come ad esempio le spezie: amo la curcuma, lo zenzero ed anche il cous cous”.
Uno degli ingredienti che ama di più è il formaggio di capra, che inserisce spesso nelle sue preparazioni.
Il segreto per una buona cucina è per lei la semplicità: “Cerco sempre di dare il meglio senza eccedere o strafare. Ciò non vuol dire banalità, ma equilibrio: amo i piatti in cui si riconoscono tutti i sapori – dice – alla base di una buona cucina, comunque, c’è un’ottima materia prima. Se c’è quella, si è già a metà dell’opera. Poi basta poco: un po’ di sale, pepe, olio e tanta fantasia!”.
Cavatelli rosa su fonduta di cacio ricotta di capra e pistacchi tostati
Per l'impasto
- 400 g di farina
- 100 g succo di barbabietola rossa
- Acqua calda
Disporre la farina su una spianatoia (o in una ciotola) a fontana. Iniziare ad impastare e Aggiungere acqua calda nella misura sufficiente a ricavare un impasto sodo e liscio.
Dividere l'impasto in pezzi da allungare a filoncini del diametro di un centimetro. Tagliare i filoncini a tocchetti di 2 centimetri e cavarli con le dita trascinandoli sul piano o sul rigagnocchi.
Cuocere in abbondante acqua bollente salata.
Per la fonduta
- 300 ml di crema di latte
- 6 cucchiai di formaggio di capra grattugiato
Riscaldare la panna in un pentolino e quando sta per bollire spegnere. Aggiungere il formaggio di capra grattugiato amalgamando con una frusta in modo da non far formare grumi.
Per condire
- Olio evo
- Timo
- Erba cipollina
- Pistacchi
In una padella ben calda tostare una manciata di pistacchi tritati e tenerli da parte.
In un'altra padella far riscaldare leggermente l'olio. Spegnere e aggiungere timo ed erba cipollina. Una volta cotti i cavatelli versarli nella padella con olio ed erbe aromatiche e farli saltare velocemente.
Versare un po' di fonduta sulla base del piatto, adagiare sopra i cavatelli profumati alle erbette e finire con i pistacchi tostati e gocce d'olio.
Tris di fritti cilentani (alice imbottita, melanzana imbottita, polpetta di pane)
Ingredienti per 4 persone:
- 8 grosse alici
- 1 melanzana
- 2 fette di pane casereccio
- Erbette di campo (tipo cicoria selvatica o borragine)
- 200 g di cacio ricotta di capra
- 4 uova
- 2 pomodori
- 1 aglio
- Olio evo del Cilento
- Prezzemolo
- Menta
- Basilico
- Aceto di vino rosso o glassa di aceto balsamico
- Farina
- Olio evo per friggere
Procedimento:
Pulire e lavare le erbette di campo, sbollentarle e soffriggerle poi in una padella con olio evo e mezzo spicchio d’aglio. Salare. Sviscerare e deliscare le alici lavare e asciugare le melanzane. Tagliarle prima a metà e poi praticare un taglio a portafoglio. Salarle. Lavare i pomodori, tagliarli a metà e privarli dei semi. Ricavare una dadolata di pomodoro e condire con sale, un filo d’olio evo e basilico. Preparare il ripieno delle alici e delle melanzane con 3 uova, il cacio ricotta di capra, il prezzemolo tritato, un pezzettino di aglio tritato. Con l’impasto ottenuto procedere ad imbottire le fette di melanzane e le alici. Al ripieno avanzato incorporare la mollica di pane ammollata in acqua e l’uovo. Formare delle polpette. Friggere in olio d’oliva prima le polpette, poi le melanzane ed infine le alici precedentemente infarinate.
Composizione del piatto:
Disporre nel piatto i tre fritti. Formare con le erbette un nido sul quale poggiare la polpetta di pane. Poi la melanzana cosparsa con un cucchiaio di dadolata di pomodoro e foglia di basilico. Infine creare un disegnino sul piatto con la glassa d’aceto sul quale appoggiare l’alice guarnita con foglioline di menta. Condire l’alice con una vinaigrette alla menta.