Il Nurchetto, il profumato liquore di mela Annurca

Il Nurchetto, il profumato liquore di mela Annurca

 

 di Carmen Autuori

Se il Trentino vanta le sue “blasonate” mele, noi campani non possiamo non essere fieri di sua maestà la Mela Annurca.

Antichissime sono le origini di questo profumato e saporitissimo frutto che è solo campano. Non a caso alcuni dipinti della Casa dei Cervi, negli scavi archeologici di Pompei, raffigurano proprio a mela Annurca, a testimonianza del fatto che il frutto venisse già consumato in epoca romana a conclusione dei sontuosi banchetti.

Plinio il vecchio ce la descrive come “mala orcula” poiché prodotta nei pressi dell’Orco, ovvero degli Inferi. È noto, infatti, che la sede dell’Ade si trovasse, per i Romani, sul fondo del lago d’Averno, in zona Flegrea, zona di produzione della Mela Annurca per antonomasia.

Tra i personaggi famosi che ne hanno decantato pregi e gusto, non possiamo non ricordare il magnifico ritratto che ne fa Eduardo De Filippo nel suo “De Pretore Vincenzo” quando descrive, quasi facendocele toccare, le distese di mele nelle campagne di Melizzano.

Ancora oggi se vi capita di passare nelle zone di produzione dell’Annurca, in particolar modo nella zona flegrea, nell’ aversano ed in provincia di Caserta e Benevento, il vostro sguardo resterà ammaliato da un’ enorme distesa di panciute mele adagiate mollemente su distese di paglia: sono i “melai”, la dimora che il frutto ha scelto per raggiungere la completa maturazione che, difficile a credersi, non avviene sull’ albero, ma a terra dove vengono “vutat” (girate ad una ad una) per raccogliere ogni prezioso raggio di sole.

Questa tipologia di mela, dal 2006 marchio IGP, per la compattezza della sua polpa, ben si presta ad ogni preparazione di dolci ed è anche protagonista di un liquore, il Nurchetto, che racchiude i profumi della nostra Campania Felix.

La ricetta

Ingredienti

  • 80 g di semi di mela annurca
  • 350 ml di alcol a 95°
  • 400 g di zucchero semolato
  • 500 ml di acqua

Lasciar asciugare in un luogo ben aerato i semi di mela. Una volta asciutti aggiungerli ad uno sciroppo ottenuto facendo bollire, a fuoco dolce, acqua e zucchero. Unirvi, una volta intiepidito, anche l’alcol. Trasferire il liquido in un contenitore in vetro dotato di chiusura ermetica e lasciarlo macerare per 40 giorni. Trascorso questo tempo, imbottigliare e conservare al buio.

 

Amiamo la cucina del Sud Italia per il suo essere gustosa e ricca di biodiversità, ma anche culla di cultura, storia e storie importanti.
Vogliamo raccontarvelo tutto questo nostro territorio, attraverso la cucina e l’agroalimentare, non perdendo mai di vista bellezze naturalistiche e beni architettonici.

Privacy Policy